[Angelo Peretti]
Non si finisce mai di imparare. Io, per esempio, non avevo ancora imparato a conoscere il fascino di un "piccolo" vino francese con le bolle: la Clairette de Die. Eppure l'aoc, l'appellation d'origine (la nostra doc, per capirci) è in vigore dal 1942, mica da ieri. Die è un comune del dipartimento della Drôme, nella regione della Rhône-Alpes. Il metodo di produzione è quello ancestrale: prima parziale fermentazione in vasca e poi rifermentazione in bottiglia, grazie alla presenza di generosi zuccheri residui. L'uva è quella del moscato (muscat à petits grains). La gradazione alcolica che se ne ricava è intorno al 7 per cento. E fin qui le cose grosso modo tecniche.
Ma 'sto vino com'è? Be', per chi ha dimestichezza col Moscato d'Asti, il confronto non può che venire spontaneo. Credetemi. E se vi piace il Moscato d'Asti non ho dubbi che vi piacerà anche la Clairette. Io mi sono bevuto la Clairette de Die Tradition di Jaillance, certificato bio (in etichetta non è indicata l'annata). E me la sono proprio goduta, con qui profumi intensi di rose e di frutto della passione e quella dolcezza ben bilanciata dalla freschezza, con una bolla ben gestita.
Condivido poi i suggerimenti d'impiego riportati in controetichetta: bere a 5 gradi come aperitivo (sissignori, come aperitivo: io uso così anche le migliori bottiglie di Moscato d'Asti) o con una tarte tatin o con una macedonia di frutta fresca.
Vino gioioso, vino giocoso. On line viene intorno ai 9,50 euro.
Clairette de Die Tradition Jaillance
Due lieti faccini :-) :-)
La clairette l'ho scoperta un paio d'anni fa e mi è immediatamente piaciuta molto. Tendenzialmente la trovo più citrina e minerale del moscato, che rimane, mediamente, più fruttato. Se non ricordo male, ho bevuto proprio la Clairette de Die Tradition di Jaillance, mi sa che ne ho ancora qualche bottiglia in cantina :)