Congelare il vino?

31 luglio 2013
[Angelo Peretti]
Dr. Vinifera, o più semplicemente Dr. Vinny, è il personaggio deputato a rispondere ai quesiti dei lettori "di primo pelo" che frequentano le pagine web di Wine Spectator. Le domande a volte sono semplici, talvolta perfino banali, ma secondo me è interessante andare a leggerle di tanto in tanto, perché offrono uno spaccato di quali siano gli interrogativi di chi, in America, si avvicina al vino. Solo che qualche volta gli esiti lasciano un po' spiazzati. Per esempio, sono rimasto lì per lì abbastanza stupito dalla risposta data a una domanda di un tal Chris, californiano.
Che chiedeva Chris? Questo: "Ho diverse bottiglie di vino rosso (Cabernet, Zinfandel e Pinot Nero) che si sono quasi congelate. Nessuna bottiglia rotta, nessun tappo fuoriuscito. Il vino è ancora bevibile?"
Se la domanda l'avesse fatta a me, credo che avrei suggerito di lasciar perdere: una lunga sosta a bassissima temperatura, e per di più con le continue vibrazioni del frigo o del freezer, potevano benissimo aver messo ko il vino. Invece Dr. Vinny non la pensa come me. E dice: "Credo che i tuoi vini vadano bene. Tieni a mente che per congelarsi il vino deve stare davvero al freddo e per un periodo prolungato, tra i 15 e i 20 gradi Farenheit circa". Il che vuol dire, converitore alla mano, grosso modo tra i 9,4 e i 6,7 gradi Celsius sotto zero. 
Prosegue Dr. Vinny: "Quando si raffredda il vino, la preoccupazione - ed è questo il motivo per cui non si dovrebbe mai lasciare una bottiglia incustodita in freezer - è che, se la bottiglia è a una temperatura veramente fredda, il contenuto d'acqua si possa espandere man mano che si congela. Non c'è molto spazio per consentire questa espansione dentro a una bottiglia sigillata, per cui l'acqua che ghiaccia potrebbe spingere sul tappo o addirittura rompere la bottiglia. Ci si potrebbe trovare con un bel pasticcio nel congelatore, oppure, se i tappi vengono spinti fuori, significa che nella bottiglia può entrare aria". E vabbé, questo mi pare chiaro.
Poi, però, l'affermazione per me più sorprendente: "Alcuni dei miei colleghi in effetti congelano apposta i vini che gli rimangono. Ho provato i risultati, e i vini erano buoni, effettivamente piuttosto freschi per dei vini avanzati".
Oh, cavolo! Questa mi è nuova.
Però la lettura mi ha acceso una lampadina e mi sono ricordato che in un frigo (non un freezer, né un frigo speciale da vino, un frighetto normale "da casa") che tengo in lavanderia avevo una bottiglia di rosé lasciata lì un anno fa: il Corderosa 2011 delle Vigne di San Pietro. Al che mi son detto: be', proviamo a vedere com'è dopo un anno di frigo.
Com'era? Buono. Sottilissima vena tannica e bella speziatura (la cannella) che sono caratteristiche della corvina, che è l'uva madre del Corderosa. Eppoi una considerevole freschezza, quasi salina, e una beva di tutto rispetto. Infatti, me lo son bevuto molto volentieri.
Vuoi vedere che ha ragione Dr. Vinny?

4 commenti:

  • Anonimo says:
    2 agosto 2013 alle ore 16:09

    Il freddo è un elemento importante nel mondo organico. Da quando i produttori di vino usano, bene, il freddo, la qualità dei vini è aumentata e l'uso di sostante chimiche è diminuita.
    Il Dr. Vinny, che non ho il piacere di conoscere, sbaglia però nel calcolo:
    15° F sono 9,44° C
    20° F sono 6,67° C
    MI fa piacere che il Corderosa abbia confermato l'importanza del freddo per la conservazione del vino, buono :-)

  • Angelo Peretti says:
    2 agosto 2013 alle ore 16:37

    La conversione l'ho fatta io e ho sbagliato a mettere il segno: non si tratta di -15/-20 (che farebbero -26/-29), ma +15/+20, che fanno, come dici, -9,44/-6,67. Chiedo venia.

  • Angelo Peretti says:
    2 agosto 2013 alle ore 16:42

    Ho corretto l'errore, me ne scuso ancora.

  • Unknown says:
    23 settembre 2019 alle ore 22:09

    salve lettori posseggo delle bottiglie di vino rosso invecchiate che si sono raffreddate molto nella mia frigo cantina a causa di un reset della temperatura a 9/10 gradi per una notte intera c'è rischio che si siano rovinate? si tratta di vini invecchiati in botte molto strutturati ho paura che il freddo abbia potuto alterare il loro sapore e struttura

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