[Angelo Peretti]
La notizia l'ho letta sul Messaggero: la direttrice del Sert di Viterbo, avrebbe affermato (uso sempre il condizionale quando la frase non l'ho raccolta direttamente) che "le feste del vino e della birra sono un’istigazione a bere" perché "queste manifestazioni lanciano un messaggio diseducativo". Che dire di una simile posizione? Be', nessuno se la prenda, e soprattutto non se la prendano le centinaia, migliaia di volontari che animano queste feste, ma io, che pure organizzo manifestazioni dedicate al vino, dico che sì, in buona sostanza la direttrice del Sert viterbese ha ragione, anche se ovviamente non si può fare di ogni erba un fascio. Ma sono troppe le sagre vinose che si trasformano - magari per pochi, vero - in occasioni per bere oltre ogni limite, e non va bene, né per i giovani, né per i meno giovani. E neppure per il vino.
A mio avviso occorre nettamente distinguere tra la rassegna vinicola specializzata, dove sono presenti direttamente i produttori alle loro postazioni, e vi si fanno assaggi mirati, ragionati, e vi si fa insomma cultura del vino, e la sagra strapaesana, dove l'imperativo, invece, è bere, e per taluni non importa alla fin fine "cosa" si beve, bensì "quanto" si beve. Ecco, questo secondo genere di manifestazioni, insisto, rischiano di fare male anche al vino stesso, che non è più visto come un'espressione della cultura materiale di un territorio, bensì come un'occasione di trasgressione a basso costo.
Le feste del vino sono da ripensare. Non ne ho alcun dubbio, e da tempo. "Si tratta di eventi - è il virgolettato attribuito dal Messaggero alla responsabile del Sert - che è come se dicessero: ubriacatevi
tranquillamente, tanto è solo un divertimento e non c’è alcun rischio". Ecco, magari non sono su posizioni così assolutistiche, giacché ritengo che la stragrande maggioranza dei frequentatori di queste sagre non miri di certo allo sballo a buon mercato, ma sono comunque parole che fanno pensare. Spero ci si pensi. Senza farne guerre di religione.
Un argomento che fa riflettere, ma questo d'altronde avviene anche al Vinitaly ecc., dove vediamo orde di giovincelli che bevono a piu' non posso, ed a sera sono ridotti in condizioni pietose !
Non bisognerebbe mai fare di ogni erba un fascio e le generalizzazioni non sono quasi mai risolutive !
Roberto Gatti
Vero, Roberto.