Qualità è prezzo non sempre corrispondono

20 agosto 2013
[Angelo Peretti]
Raramente il prezzo corrisponde alla qualità. Sto parlando di vino, e l'affermazione non è mia, ma di un editorialista di Wine Spectator, James Laube. Che ha ragione, condivido in toto. Perché il prezzo d'una bottiglia di vino non si forma soltanto, come vorrebbero le regole teoriche fondamentali dell'economia, attraverso l'incrocio fra la domanda e l'offerta. Il prezzo d'un vino, dice Laube, "ha a che fare con molte cose, inclusi l'immagine, la domanda e la qualità". Ma non c'è perfetta corrispondenza fra prezzo e qualità. Perché talvolta - dico - l'immagine incide parecchio, perfino troppo. E dunque ci sono in giro vini di medesima qualità (e spesso anche della stessa area) che costano cifre molto, molto differenti. Ecco perché mi piace andare in cerca, per esempio, dei piccoli château bordolesi o delle microscopiche maison dello Champagne o delle oscure cantinette della Languedoc, e anche in Italia si trova parecchio, ovvio, se non si hanno pregiudizi. Si può bere assolutamente bene spendendo poco. Le griffe le lascio volentieri a chi non ha fantasia. Oppure a chi ha solo bisogno d'apparire.

1 commenti:

  • Manuel says:
    23 agosto 2013 alle ore 11:52

    Grande Angelo, ben detto. Continua nella tua missione, siamo con te!

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