Basta coi punteggi: e allora aboliamo i concorsi

23 aprile 2012
[Angelo Peretti]
Leggo su Cronache di Gusto un'interessante intervista al professor Attilio Scienza, onnivoro protagonista del dibattito sul vino in Italia. Dice, nella sostanza: "Basta con i punteggi ai vini", o così almeno strilla il titolo dell'articolo. Cito testualmente le affermazioni di Scienza: "Ci siamo rovinati perché abbiamo banalizzato i nostri vini con i punteggi. Un vino non è buono perché ha preso 95. Abbiamo perso la consuetudine di apprezzare il vino. Non si può misurare con un punteggio, creare categorie di vini. Il consumatore si deve abituare a utilizzare sensi e sentimento del gusto, a sfidare la propria esperienza e a confrontarsi col vino per poterlo capire. Quella dei punteggi è una trappola dalla quale dobbiamo uscire. Dobbiamo eliminare le tecniche di Parker. Questo è il futuro. Il punteggio a gerarchie ha determinato la banalizzazione del gusto. Se si seguono questi schemi ridicoli il nostro lavoro di ricerca genetica e dei territori non serve allora a niente". Bene, molto bene, concordo.
Però se questo è vero, se cioè dare punteggi fa male al vino e alla sua corretta percezione, occorre essere consequenziali e coerenti, e dire "basta" - finalmente - ai concorsi enologici, che si fondano solo ed esclusivamente sui punteggi centesimali. Non vedo l'ora, francamente. Anche se affermando questo posso sembrare incoerente, visto che anch'io, di tanto in tanto, a qualche concorso faccio rarissima apparizione. Diciamo che li considero delle buone occasioni per allenarmi nell'assaggio e per cercare di farmi un'idea su una zona, un'annata, una denominazione. Ma di occasioni simili se ne possono trovare e creare fin che si vuole senza il bisogno e l'assillo dei punteggi.
Direte: ma anche tu, su quest'InternetGourmet, assegni i tuoi faccini ai vini che hai bevuto, e dunque stili classifiche. Vero. Però i faccini non sono un valore assoluto, ma un indice di piacevolezza. Insomma: a un certo vino posso dare i tre faccini perché l'ho bevuto con sommo piacere, pur sapendo che con la scheda di valutazione classica gli avrei assegnato un punteggio fra il 78 e l'80, che non è da tagliarsi le vene. Perché le schede di giudizio dei concorsi hanno questo difetto: non tengono in alcun conto del soggettivissimo criterio della piacevolezza, e non possono "oggettivamente" farlo, ovvio, e dunque a mio avviso non servono proprio a niente. Non ti dicono se quel tal vino ha personalità e piacevolezza, bensì se è tecnicamente, enologicamente ben fatto. Ecco, a questo servivano i concorsi quando sono stati inventati: in un mondo nel quale il difetto enologico era purtroppo diffusissimo (era quasi la regola, vorrei dire), servivano a mettere in luce i vini di maggiore correttezza sotto il profilo enologico. Tutto qui. Adesso che il sapere enologico è diffuso e l'attrezzatra di cantina è adeguata un po' ovunque, di vini tecnicamente scadenti in giro ce ne sono pochi, e allora a cosa serve dare punteggi secondo regole che appartengono ad un mondo che non c'è più?
Coraggio, professore, si metta a capo di una cordata per l'abolizione dei concorsi enologici. Il mondo del vino italiano ne trarrà grande beneficio.

12 commenti:

  • Stefano Valle says:
    23 aprile 2012 alle ore 11:28

    Da consumatore non sono affatto d'accordo. In un mercato di migliaia di bottiglie come si fa a definire se un vino e' buono o meno? E di conseguenza il prezzo? Come mi oriento quando devo acquistare se non ho le guide? Prima non le usavo ma ora non ne posso fare a meno se non voglio avere sorprese. Senza dubbio ci sono buonissimi vini fuori dalle guide ma per il momento ne ho abbastanza di quelli segnalati e devo affermare che non mi hanno mai deluso ed auitato a fare ottimi acquisti ed anche convenienti

  • Angelo Peretti says:
    23 aprile 2012 alle ore 15:06

    In effetti, le guide possono essere un buon di riferimento, se si approfondisce l'impostazione di ciascuna e quindi si valutano gli acquisti di conseguenza. Così pure per a critica internazionale. Per esempio, quando compro i Bordeuax guardo i giudizi centesimali di Wine Soectator e di Parker e col tempo ho capito che i vini che vanno bene a me, ossia quelli più freschi e bevibili, non sono quelli over 90, bensì quelli intorno a 88. Compro dunque quelli a quota 88-89 e bevo bene, senza spendere follie.

  • Riccardo Passoni says:
    24 aprile 2012 alle ore 09:45

    Secondo me sarebbe veramente bello liberarci dalle classifiche centesimali. Non è una gara, il vino è un arte, non si possono dare punteggi ad opere d'arte, siano esse canzoni, quadri o quant'altro. Per aiutare il consumatore credo si possa fare sia informazione che giornalismo senza punteggi, parlando del vino della storia e di chi lo fa.
    Saluti a tutti.

  • Angelo Peretti says:
    24 aprile 2012 alle ore 10:47

    E anche questo è vero. Con un'unica obiezione: il vino non è arte, bensì un prodotto artigianale. È questo che lo rende straordinario, perché, come ogni prodotto artigianale, ha due caratteristiche: qualche accenno di imperfezione e la possibilità di farne delle repliche, però mai perfettamente uguali a se stesse (perché le vendemmie sono diverse).

  • Riccardo Passoni says:
    24 aprile 2012 alle ore 10:54

    La parola artigiano deriva da arte, artigiano è colui che esercita un arte. L' arte di fare il vino, arte stupenda anche perchè come dice Lei è imperfetta e mai uguale. Dei bravi artigiani fanno Arte, che facciano vini, formaggi, scarpe, sciarpe o quadri. In questo senso intendo l' Arte del vino.

  • enologos says:
    24 aprile 2012 alle ore 11:58

    ...punteggio, meglio di no!
    Ma potrebbe essere anche peggio utilizzare termini troppo fantasiosi e personali, per definire le sensazioni espresse da un vino! Chi certifica i giudici del vino? Cosa o chi garantisce l'affidabilità dei giudizi?
    Si potrebbe aprire un dibattito.

  • Angelo Peretti says:
    24 aprile 2012 alle ore 21:36

    Ma che, scherziamo? Certificare i giudici? Il giudizio relativo ad un vino può essere solo ed esclusivamente soggettivo, e dunque "non certificabile". Ecco perché i concorsi non funzionano e non possono funzionare: pretendono di rendere oggettivo quanto invece non può che essere soggettivo. Siamo persone, mica macchine!
    Piuttosto, credo sia valido quanto hoi scritto sopra: una volta che ho conosciuto come ragiona un degustatore o una guida, mi taro sul suo metro di giudizio e pondero il suo giudizio con le mie propensioni di assaggio. Così funziona un po' meglio, credo.

  • Andrea Tibaldi says:
    29 aprile 2012 alle ore 19:16

    Secondo me hai centrato il punto quando dici: "
    "Piuttosto, credo sia valido quanto hoi scritto sopra: una volta che ho conosciuto come ragiona un degustatore o una guida, mi taro sul suo metro di giudizio e pondero il suo giudizio con le mie propensioni di assaggio."
    I punteggi vengono dati in base a dei criteri stabiliti a priori, che dovrebbero essere oggettivi (cioè da panel test bene allenati). Se conosci questi criteri sai cosa aspettarti da un vino, il fatto poi che ti piaccia o meno è un altra storia: se la tua piacevolezza varia in modo proporzionale alla valutazione, punti sui voti alti, altrimenti ti regoli diversamente come dice Angelo.

  • Angelo Peretti says:
    29 aprile 2012 alle ore 19:22

    Andrea, ovviamente quoto il tuo commento.

  • Lizzy says:
    29 aprile 2012 alle ore 19:30

    Che bello, sììì, dai, aboliamo i concorsi enologici!
    Il 12 maggio andrò ad un certo concorso enologico - autorizzato dal Ministero, quello che diceva che non avrebbe autorizzato più niente - e dirò ai colleghi giudici delle commissioni che si va tutti a mangiare la pizza sul lago di Garda.
    Vieni anche tu, Angelo?
    :-)

    Un giudice "certificato" di panel di analisi sensoriale

  • Angelo Peretti says:
    29 aprile 2012 alle ore 20:26

    Venire dove, Lizzy? Al concorso o alla pizza? Propenderei per la pizza: ne fanno una buonissima in una nuova pizzeria al taglio a Bardolino (lievito madre, burrata, pomodoro fresco).

  • Lizzy says:
    30 aprile 2012 alle ore 07:27

    La pizza, la pizza!
    :P

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