Un Inferno che mi porta in paradiso

25 maggio 2012
[Angelo Peretti]
Adesso non stiamo lì a tirarla tanto per le lunghe a andiamo al sodo: questo vino è un capolavoro. Dico del Valtellina Superiore Inferno Carlo Negri annata 2008 della Nino Negri. Dico capolavoro, me ne assumo la responsabilità (e la gioia) e vado dritto per la mia strada. La prima volta l'ho assaggiato di fretta a Identità Golose e ne ero rimasto assai impressionato, ma che volete, un assaggio di corsa in una fiera non è test affidabile. Poi me lo sono bevuto con calma a casa qualche settimana fa: nella bottiglia non ne è rimasto un goccio e sulla tavola ci sta che è una meraviglia e mi sono convinto che nell'assaggio frettoloso della fiera ci avevo azzeccato, eccome.
È nebbiolo che più nebbiolo non si può, anche se da quelle parti, in Valtellina, il nebbiolo lo chiamano chiavennasca. Ed è montanaro che più montanaro non si può, con quella freschezza che allunga la beva e lo rende gradevolissimo. Ed è elegante, altroché se è elegante. What else?
Leggo in contr'etichetta che le uve vengono da varie sottozone: l'Inferno Carlo Negri in primis e anche Ai due Gironi, Calvario e Cà Rossa nei comuni di Poggiridenti e Tresivio.
Se vi capita di trovarne qualche bottiglia, non fatevela scappare. Occhio, è la selezione Carlo Negri.
Valtellina Superiore Infermo Carlo Negri 2008 Nino Negri
Ovviamente, tre lieti faccini :-) :-) :-)

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