[Angelo Peretti]
Questa è una comunicazione personale. Peggio, è autopromozione. Prendetela così: mi piacerebbe che chi mi legge si mettesse in agenda un paio di impegni per il fine settimana prossimo. Il fatto è che sabato 13 e domenica 14 ottobre sarò ad Ala, nel Trentino, a Skywine, un nuovo, intenso evento dedicato al vino. Il soggetto è espresso dal sottotitolo: “Trentino. Un vino della montagna?”. Eppure io non sono invitato a parlare (solo) di vino trentino, e avrò ben due momenti di "passerella": mica scherzi. Questa è davvero troppa grazia.
Il primo appuntamento è nel pomeriggio di sabato 13 ottobre: alle ore 16, sarò all’Osteria Vecchio Carnera come direttore del web magazine Internet Gourmet. Guiderò una conversazione a più voci, con abbondante e appagante bevuta, che intende proporre una nuova prospettiva di lettura per i vini prodotti a cavallo tra Verona e Trento. Una prospettiva che passa attraverso l’imponente presenza territoriale del monte Baldo.
Il Baldo è conosciuto come il Giardino botanico d’Italia, ma l’unica angolazione da cui si guarda alla sua ricchezza botanica è quella dei fiori. Sui contrafforti del Baldo occidentale ci sono però anche vitigni rari come l’Enantio e il Casetta, addomesticati dai boschi in epoca romana, e sul versante meridionale ci sono altre varietà autoctone come la Corvina, madre del Bardolino, o la Rondinella: si tratta di biodiversità baldensi di cui tener conto, e sarebbe ora che effettivamente venissero valorizzate come tali. Ad Ala si valuterà l’idea (che mi frulla nelal testa) di un futuro Festival dei vini tratti dai vitigni autoctoni baldensi. A discuterne, e a far assaggiare i loro vini (l’ingresso è gratuito), vi saranno Giorgio Tommasi, presidente del Consorzio del Bardolino e produttore dell’unico Bardolino tuttora vinificato secondo il disciplinare degli anni Sessanta, che prevedeva anche un’uva bianca, la Garganega, Fabio Poggi, autore di un Bardolino che esce in commercio dopo un anno, come avveniva ai primi del Novecento, Nello Letrari, uno dei grandi “padri” del vino trentino, che parlerà della sua esperienza con l’Enantio, e Albino Armani, protagonsta della riscoperta del vitigno Casetta, chiamato anche Foja Tonda.
Parlerò poi di Bardolino, mettendomi la casacca di responsabile della comunicazione consortile, domenica 14 ottobre a Palazzo Azzolini nel Forum del Vino Trentino che dalle 10 alle 18 vedrà impegnati oltre quaranta relatori per fare il punto sulla produzione vinicola locale. Dalle ore 13 alle 14 è in calendario una sessione intitolata: “Quelli che resistono. Dal Veneto all’Alto Adige, dal Trentino all’Ungheria, alcuni casi simbolo che raccontano come si può resistere alle tentazioni della globalizzazione mercantilistica”, e tra i “casi simbolo” vi sarà appunto il “mio” Bardolino. Troppa grazia, ripeto.
Il programma di Skywine (il sito internet è www.skywine.it) prevede un’ampia serie di altri appuntamenti, tra cui la Mostra Mercato del Vino Trentino, con ottanta etichette in assaggio e in vendita al prezzo praticato in cantina, concerti e degustazioni guidate, tra le quali una verticale del San Leonardo, il celebre vino rosso dei marchesi Guerrieri Gonzaga.
Ci sarò anch'io Angelo domenica!
Ci vediamo ad Ala!