[Angelo Peretti]
La notizia è rimbalzata sul web. Scriverne può sembrare ridondante, ma invece è bene esserci. È bene che ci siamo tutti. Quel che è accaduto a Case Basse, a Gianfranco Soldera, a uno dei simboli del vino italiano, della sua identità, della fedeltà al territorio e al terroir, è assurdo, inaudito. Ferisce la famiglia Soldera. Ferisce tutti coloro che sanno che in una bottiglia di vino ci sono passione, lavoro, fatica, pensiero, storia, tradizione, cultura, umanità. Non voglio fare altri commenti. Non serve. Però voglio riportare qui di seguito il comunicato ufficiale, quello diramato oggi dall'azienda colpita da mani ignobili.
Comunicato stampa
Montalcino, 4 dicembre 2012
Nella notte tra domenica 2 dicembre e lunedì 3 dicembre, ignoti hanno sfondato le difese e sono penetrati nella nostra cantina in località Case Basse; non hanno rubato neanche una bottiglia ma con un atto vandalico, doloso e delinquenziale di estrema gravità per tutto il territorio, hanno aperto le valvole di 10 botti di vino atto a divenire Brunello di Montalcino delle 6 annate 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - 2011 - 2012.
La perdita ammonta a 62.600 litri di Brunello con un danno economico rilevantissimo.
Un gesto che non merita nessun aggettivo, tanta la gravità che si riverbera ben oltre i confini della nostra azienda. Le autorità svolgeranno il loro compito, ne confidiamo, con l’aiuto di tutti coloro che vorranno collaborare.
Il nostro pensiero e la nostra azione, in questo momento, sono dirette unicamente al futuro, perché nessuna intimidazione può fermare il lavoro e l’amore per questa terra e per i prodotti che è in grado di far nascere.
Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che ci hanno dimostrato e ci stanno dimostrando la loro vicinanza, insieme con l’arma dei Carabinieri e la Procura di Siena, intervenuti immediatamente per svolgere le indagini.
Famiglia Soldera
Saranno tutti uniti i produttori di Montalcino nel vanificare l'atto intimidatorio oppure vendicativo, muovendosi concretamente per chi di loro ne e' stato colpito e che bisognera' valutare se non e' gia' il secondo caso dopo il taglio delle viti ad un altro oppure se non sara' il primo di una nuova serie? Da Carlo Macchi si sta facendo avanti la proposta di un bollino da mettere sulle bottiglie con una parte del ricavato a rifondere i danni, un po' come fecero a suo tempo le grandi griffe per aiutare Mastroberardino a ricostruire la cantina dopo il terremoto in Irpinia. La solidarieta' e la compattezza vanificano gli attentati e sono l'unica strada deterrente possibile.
Mi è scappata una lavrimuccia quando ho sentito la notizia.
Ore 11:00 del 18 dicembre. Sembra che l'abbiano già individuato: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1073735/siena-preso-lattentatore-del-brunelloex-dipendente-per-vendetta-butta-60mila-litri.shtml