[Angelo Peretti]
Se girate per le cantine, non è raro che v'imbattiate in un cane. Appartengono alle più svariate razze e taglie, i cani delle cantine. Gli austrialiani li chiamano i "winery dogs", appunto. In Australia c'è pure chi ci ha costruito su una serie di guide sotto il titolo di Wine Dogs, che insieme - dice il sito - costituiscono "the original encyclopaedia of the winemaker’s best friend", l'enciclopedia originale dei migliori amici dei cantinieri. In tutto sono già usciti otto volumi: tre per l'Australia, tre per gli Stati Uniti, uno per la Nuova Zelanda e ce n'è un altro anche per i cani delle cantine italiane. Manca, curiosamente, la Francia.
Oh, sì sì, "winemakers love dogs", per dirla ancora con gli australiani: i vignaioli amano i cani. E li mettono in mostra davanti alle fotocamere dell'equipe di Wine Dogs. Questi ci ricavano non solo i libri, ma anche dei calendari: quest'anno sono usciti quelli dei cani australiani e americani. E uno per mese i più bei cani delle cantine vengono mostrati nella pagina del sito che porta il titolo di "dog of the mont", con tanto di scheda illustrativa personalizzata. Per esempio c'è Hank della Herman Story Winery di Paso Robles, in California, oppure Merlot dell'australiana Captain’s Paddock Vineyard, o ancora Red Dog di Warrabilla Wines, a Rutherglen, in Australia. Il più simpatico mi pare proprio Sigmund della Torii Mor, in Oregon. Leggo che dà la caccia ai camion dei corrieri e che gli piace sguazzare nell'acqua. Il suo giocattolo preferito è un porcellino che squittisce. E odia quando gli dicono "no". Un po' anarchico, un po' scavezzacollo, ma ha un muso che induce - l'ho detto - simpatia. Almeno a me. Bau.
We have a wine dog too, who loves the wine. Right, I wrote "who" and not "which" since she is a farmer, a person as we are. Her name is Aisha.
C'e' anche un libro in italiano, "i cani del vino", fatto dagli stessi autori che vennero in Italia dall'Australia qualche anno fa. C'e' anche la mia piccola Daisy, che ormai non e' piu' con noi. Splendida iniziativa, che pero' non ebbe tanto seguito qui da noi, dove i cani non riscuotono lo stesso apprezzamento in generale dei paesi anglosassoni. Dovrebbe essere possibile aquistare l'edizione italiana, molto ben fatta veramente.