[Angelo Peretti]
Più del 30% del vino venduto nella grande distribuzione in Francia è confezionato in bag in box. In Francia, dico, mica in un paese neo consumatore o neo produttore qualunque. In Francia, dove si fanno bottiglie da sogno che costano centinaia, a volte migliaia di euro. Ebbene sì, in Francia chi fa vino e chi lo beve non è mica schizzinoso, non si maschera dietro a sedicenti tradizioni: il vino nel bag in box è pratico, e va benone. Il dato l'ho letto su WineNews, che riporta i risultati di un'indagine di FranceAgriMer: il 30,8% del vino venduto in gdo è in bag in box, altroché. Del resto, basta andare in un qualunque supermercato francese per capire che là il vino in bag in box va alla grande: lunghi scaffali enoici mostrano su un lato le scatole vinose, in ampia gamma di tipologie e di prezzo, e sull'altro le bottiglie di vetro. E noi italiani quando ci svegliamo? Eh, no! Noi italiani siamo più furbi, noi ce la tiriamo, noi mettiamo lacci e lacciuoli ai produttori, scriviamo disciplinari astrusi, pubblichiamo decreti inverosimili, e così il vino ce lo teniamo a casa nostra, salvo poi declassarlo e svenderlo per quattro soldi.
Un mio amico produttore friulano,precisamente a Gradisca,da qualche anno sta puntando,con buoni risultati,a queste referenze.Produce buoni vini quotidiani,ma vista la crisi e i pochi soldi che girano,il bag da 5 litri è una buona alternativa .
Giorgione
Caro Angelo, non solo condivido, credo che mai come in questo momento ci sia bisogno di nuovi paradigmi e di immaginare scenari nuovi in cui il vino si consuma e si promuove. L'autoreferenzialità del "nostro" mondo sta impigrendo le menti e non favorisce la nascita di un pensiero enologico proiettato nel futuro. Grazie per i tuoi stimoli, a presto.
Giacomo Mojoli
Nel 1982,(Mi sembra ieri, ma haimè sono passati trent'anni), con un'agenzia commerciale di Milano, specializzata in prodotti per l'enologia, ci dedicammo a far conoscere ed a proporre l'impiego dei bag in box, importati dalla Francia, in sostituzione delle damigiane, gli imbottigliatori ci prendevano per extraterrestri: all'epoca il valore del vino era così basso che non permetteva il ricarico del costo del contenitore e perciò diventava proibitivo per i vini da tavola. Oggi le cose sono cambiate ed il BiB è divenatto molto interessante, anche dal punto di vista della tecnologia di confezionamento. Purtroppo lo scoglio ancora esistente è legato agli orpelli legislativi ed alla mentalità.
Prosit