[Angelo Peretti]
Eravamo in un gruppetto a tastare questa e altre bottiglie della Francia. Ma questa ci ha divisi. C'era chi, come me, il vino l'ha considerato notevolissimo e chi invece ha avuto qualche riserva, ritenendolo un po' verde. Uno perfino ha ritenuto che non potesse ulteriormente evolvere in maniera positiva, reputando il legno dominante e non integrabile (ma a me non pareva). Chi abbia ragione tra le tre fazioni non lo so, e comunque i vini che dividono nel giudizio sono in genere, a mio avviso, quelli che hanno maggior personalità. Io mi tengo in ogni caso la mia opinione: a me è piaciuto e lo riberrò ancora. Sto parlando di un bianco bordolese, quello di Château Villa Bel-Air, sotto la denominazione di Graves. Dalla guida Hachette ha avuto il coup de coeur dell'appellation, e qualcosa vorrà pur dire. Ma a prescindere dalla guida, insisto, per me è un gran bel bianco.
Assemblaggio di sauvignon blanc (è il 65 per cento) e di sémillon. Naso canforato. Bocca ampia, grassa, polposa, densa, croccante, masticabile, piccante, resinosa. Eppure slanciata, elegante, avvolgente. Pagato on line 17,90 euro.
Graves 2011 Château Villa Bel-Air
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
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