[Angelo Peretti]
Primo: l'etichetta è tra le più belle che io abbia sin qui visto sopra a una bottiglia di vino rosato, il che è già un bel viatico all'assaggio. Secondo: devo a Franco Ziliani l'aver potuto tastare questo vino, ché, condividendo la medesima passione rosatista, me n'ha portata una bottiglia. Terzo: è un 2011, ed è in splendida forma, anche ora che s'avvicina primavera del 2013 e che dunque è passato ben più d'un anno dalla vendemmia, il che significa che anche in Italia oramai si fanno rosati che arrivano tranquillamente all'uscita della nuova annata e oltre, come accade di là in Francia.
Parlo dell'igt di Sicilia del 2011, appunto, che porta in entichetta il nome di Puetradolce ed è "imbottigliato all'origine da Flora Faro" ed è "prodotto da nerello mascalese coltivato sul versante nord dell'Etna". Da quanto leggo, Pietradolce è un progetto giovinetto, varato nel 2005, ma se tanto mi dà tanto, be', è nato con belle prospettive.
Ora, che sia vino di montagna e soprattutto di montagna vulcanica lo avverti fin da subito, dato che proprio subito, all'assaggio, ti si propongono nel bicchiere rustici toni terragni e freschezze montanare. Eppoi è tesissimo e asciutto, mica come certe sdolcinerie rosé che si trovano in giro oggidì - qui invece di dolce c'è solo il nome -, che c'è in giro troppa gente che fa rosé perché va di moda, e allora eccoli lì a far vini mezzosangue privi di costrutto, dato che non v'è né tradizione, né vocazione, e son sorretti solo da ampi residui zuccherini. Nossignori, qui di sdolcinatura non ve n'è traccia, ma anzi vi è robusta asciuttezza affilata e pietrosa e quasi, direi, tannicità finale, passata l'ondata salina che t'avviluppa come un'onda di mare. E c'è spezia tanta e fior di zagara essiccato e d'agrume candito che parlano di Sicilia. Quanto al colore, è quasi granato chiaro e per certi è d'impostazione transalpina, direi.
Sicilia Rosato 2011 Pietradolce
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
la famiglia Faro è titolare di una delle più "grosse" aziende vivaistiche d'Europa. E nel loro portafoglio patrimoniale spicca il gioiello del Pietradolce. Esportano piante esotiche, fiori e rose in tutto il mondo. Ovvio che abbiano una certa dimestichezza coi...rosati. Stefano Gurrera