Crollano i consumi alimentari

3 luglio 2013
[Angelo Peretti]
Certo, ci si è messo anche il maltempo di aprile e maggio a mandare in crisi le produzioni agricole, con conseguente aumento dei prezzi, però le notizie diffuse nei giorni scorsi dalla Confederazione italiana agricoltori sono qualcosa più che preoccupanti. Gli italiani non hanno più soldi e tirano la cinghia, riducendo anche la spesa per il cibo, è questa la notizia. Eppure è questa la voce che di solito "tiene" di più: mangiare si deve, alla fin fine.
Invece cala tutto. Gli acquisti di carne bovina pare siano scesi del 6,5%, quelli di pesce fresco del 4,8%. Di frutta se n'è comprata il 4,5% in meno, gli ortaggi calano del 2,2%. Flettono perfino la pasta (-1,6%) e il latte (-3,6%). Secondo la Confederazione saremmo di fronte ad una "riorganizzazione totale della spesa alimentare da parte de consumatori, costretti dalla crisi a rivedere scelte e abitudini al supermercato".
Ecco, ora sì che ci siamo avvitati nella crisi. E dopo l'estate mi sa che saranno cavoli amari, giusto per restare in tema agricolo. Ma lo vogliono capire quelli là che stanno a Roma che ci sono sempre più persone - persone, con la loro dignità - che non riescono a mettere insieme due pasti in una giornata?

1 commenti:

  • Stefano Menti says:
    3 luglio 2013 alle ore 07:02

    Quelli di Roma capiscono bene.

    Infatti hanno aumentato i bolli dal 26 dello scorso mese, hanno aumentato l'iva sugli alimenti da distibutore automatico e ne stanno pensando altri di aumenti sugli acconti delle imposte.

    Il problema che l'Italia così come sul sistema di controllo vini che su tutto il resto del pubblico, ha sempre ragionato sul dare posti di lavoro e non sul creare lavoro/reddito.
    Mi ricorda quasi il regime/comunista sovietico. Non importa se non fai nulla, ti diamo un lavoro e non diamo libertà alle imprese.

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