Il rosé è un vino "serio"

8 agosto 2013
[Angelo Peretti]
Qual è la regola fondamentale per i vini da bere d'estate? Ovvio: devono esser buoni freddi. Che non è poi mica così semplice. Non sono molte le tipologie di vino che funzionano anche quando le bottiglie vengono tirate fuori dal frigo, nossignori: i bianchi smarriscono i profumi, i rossi tannici sanno di metallo, di chiodo da carpentiere. Non funzionano. "Clearly, rosé rules", chiaramente, i rosé funzionano: lo dice Matt Kramer, editorialista di Wine Spectator. Che "sdogana" definitivamente i rosati: "I vecchi tempi in cui i rosé significavano qualcosa di frivolo e di insulso se ne sono andati da un bel po'. Gli appassionati più seri adesso gradiscono bere rosé. I rosé di oggi sono di gran lunga più interessanti di qualunque cosa esistesse, per dire, vent'anni fa".
Ecco, anche le "grandi firme"del mondo vinoso internazionale non hanno remore nell'affermare che i vini "in rosa" possono essere vini "importanti", da wine lovers competenti. Quand'è che ce ne accorgeremo anche in Italia?

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