Pipero al Rex: la leggerezza e la solidità

6 agosto 2013
[Angelo Peretti]
L'apertura è avvenuta nell'ottobre del 2011, a novembre del 2012 aveva già la stella Michelin. Ci sono stato a fine luglio e confermo: quella stella è strameritata. Perché andare da Pipero al Rex, ristorante piccino picciò a Roma, due passi dalla Stazione Termini, è un'esperienza del gusto. Un luogo gourmand, direbbero i francesi: io non lo so dire altrettanto bene, ma è quella roba lì.
Eppoi lui, Alessandro Pipero, è un genio dell'accoglienza: sei a casa sua e ti fa sentire a casa tua, con un plus di misurata ironia tutta romana e il sorriso stampato sulle labbra. Eppoi, ancora, un genietto è il suo giovane chef, Luciano Monosilio, che riesce ad essere solidamente concreto anche quando prende il volo della sperimentazione: oplà, la quadratura del cerchio.
Ordunque, si comincia con roba deliziosa, tipo: lardo di patanegra e mosto cotto, cialde di maiale croccanti con crema di olio e yogurt, oppure marshmallow di latte, parmigiano, nocciola e arancio, tutto da mangiare - come consiglia il patron - con le mani. E avanti di questo passo, ed è una successione di delicatezza eppure anche di sicurezza - garantisco -, e insomma si sta che è un piacere. Ecco: piacere, il vocabolo giusto.
Per chi da Pipero non ci fosse ancora andato, tre avvertenze. La prima: non avete sbagliato quando vi presentate all'indirizzo, perché dovete proprio entrare in albergo, l'hotel Rex, il ristorante è dentro l'albergo. La seconda: attenti che i tavoli sono pochissimi, una manciata, e dunque dovete assolutamente prenotare. La terza: evitate di ordinare alla carta (anche perché poi finireste magari per chiedere solo la sublime carbonara, che qui si propone a peso) e lasciate fare a Pipero, e sarà un itinerario seduttivo (tranquilli: assaggio di cabonara incluso).
I vini? Buona carta, con parecchie etichette anche dall'estero. Il costo del menù degustazione è sui 90 euro, meritati. Più il vino, ovvio.
Pipero al Rex - Via Torino, 149 - Roma - tel. 06 4815702
Ah, qui all'indirizzo di solito mi fermo. Ma non posso. Perché proprio non so resistere, e appiccico qui sotto un filmato che presenta Alessandro Pipero nello splendore d'un bianco e nero virato d'antan. L'ironia è al potere: vedrete da voi.


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